L’ottima intervista andata in onda su Moby Dick – Rai Radio 2 Venerdì 6 Settembre 2013, a cura della conduttrice Silvia Boschero. Voto: 9. Avrebbe meritato anche il 10, ma questo fatto lo spieghiamo sotto.
Simpatiche pignolerie da appassionati. Purtroppo siamo cinici come Turner, non ci possiamo fare niente. Cara Silvia:
1) Alex Turner ha già suonato con un’orchestra al seguito. Durante i live de The Last Shadow Puppets. E non The Last Shadow “OF” Puppets. E gli Arctic Monkeys non hanno “iniziato a fare dischi solo 5 anni fa”. Sono passati 7 anni e mezzo.
2) Visto che dici che “l’Italia è un Paese geriatrico” (gerontocrate, forse. La geriatria è altra cosa), perché il tuo programma ha preteso pubblicità del tutto gratuita dalla fanbase? La fanbase vuole partecipare attivamente, non soltanto rimanere a guardare con le mani conserte i lavori degli altri. Pensaci la prossima volta. L’emittente di Stato deve avere a cuore queste cose. Specialmente se a gestire tali, piccole realtà vi sono ragazzi che studiano e lavorano per arrivare a fare il tuo mestiere, ai tuoi livelli.
3) Montare un’intervista di questa maniera mi ha fatto ricordare delle esperienze professionali di qualche tempo fa (in questo caso tolgo il “pluralia maiestatis”, che è una mia prerogativa). Avevo una collega che faceva parlare l’intervistato di turno. “Parla, parla“. E poi, dopo, scriveva il tutto inserendo domande perfettamente mirate. Così il lavoro svolto apparirà impeccabile, ma la professionalità di un’intervista potrebbe perdere di credibilità. Ti scusiamo giusto perché comprendiamo le esigenze orarie di palinsesto. 😉
4) Il tuo ufficio stampa, nel pubblicizzare l’evento e chiederci di fare altrettanto, ha sbagliato nel provare a far credere che questa intervista “esclusiva” fosse recente. Non l’abbiamo bevuta mica. I nostri servizi di intelligence ( 😀 !!!) ci hanno informato che è stata registrata ben due mesi fa, ovvero il 10 Luglio. La Rai, il mass-media italiano per eccellenza, non ha certamente bisogno di queste “tatticucce” per attirare ascoltatori.
Per il resto: complimenti Silvia. Avremmo impostato l’intervista come hai fatto tu. Sei andata oltre gli stereotipi e hai scavato bene nelle curiosità, che interessano molto all’appassionato. Il target giovanile che segue gli Arctic Monkeys ha bisogno di conoscere tutta la musica di qualità che influenza i lavori della band. E sentir parlare di soul, Bowie, Velvet Underground, Joe Cocker e altri massimi sistemi non può che far bene, alla cultura musicale di ognuno.
Alla prossima e buon lavoro. 😉